sabato 16 ottobre 2010

La persona sbagliata nel posto sbagliato

L'antefatto.
All' inizio del 2008 il professor Umberto Veronesi fa un'ospitata nella trasmissione di uno dei più noti zerbini televisivi e si lascia andare a un'affermazione tanto sconcertante quanto grave, e tanto più grave visto il grande prestigio e la credibilità di cui gode il professore.
Molte furono le risposte sconcertate degli esperti dopo la trasmissione.



(Un inciso. Fece molto discutere la presenza tra i partner della Fondazione Veronesi di alcune aziende piuttosto discutibili... diciamo. Come interpretare il fatto che alcune di queste aziende, tra cui ENEL e VEOLIA, non compaiano più nel listone dei partner di Veronesi?)

Oggi il professor Veronesi viene nominato direttore dell'Agenzia per la sicurezza del nucleare in Italia.
Lo fa irridendo il referendum che 23 anni fa, dopo il disastro di Chernobyl, aveva sancito la volontà degli italiani di non volere l'energia nucleare.
Lo fa presentandosi in qualità di esperto in protezione ambientale.

Ricapitolando, c'è un uomo che fa affermazioni disastrose sui termovalorizzatori. Quest'uomo si presenta come esperto in protezione ambientale. Si occuperà di sicurezza. Di un settore senza futuro, rischioso, antieconomico e che gli italiani non vogliono.
Il che corrisponde più o meno a questo. Vuoi investire i tuoi risparmi. Cerchi un consulente. A chi ti rivolgi? A Calisto Tanzi. Un bancarottiere. E investi in futures della Lehman Brothers.

4 commenti:

  1. Che bel personaggio! Su di lui avevo letto da Grillo a proposito di cosa pensa sui tumori-inceneritori.

    Fazio uno zerbino? Bè in effetti a volte è troppo "morbido" con le domande.

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  2. Condivido con Montanari, c'è solo una parola per definire costui: CRIMINALE!

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  3. Dopo quell'intervista la mia intervista nei confronti di Veronesi è precipitata sotto lo zero. È un grande medico, e proprio per questo le sue affermazioni sono una bomba atomica per la sua credibilità.

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  4. Esatto, Ale. Proprio la sua credibilità è il punto. Quella sua enfasi nel dire "zero" agli occhi dei più sprovveduti vale purtroppo più di mille studi scientifici seri.
    Stefano

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