domenica 10 ottobre 2010

Cencio parla male di cencio

Gliele ha cantate chiare, con un messaggio diretto a una convention di camerieri scelti.
E rilancia un principio irrinunciabile, "l'uomo viene prima della società e la società viene prima dello Stato. Nel 2013 noi lasceremo agli elettori un'Italia più liberale". Lo ha detto, facendo visita al leader più liberale d'Europa, l'amico Josif Vissarianovic Putin, un noto palazzinaro, editore truffaldino e predellinista milanese.

Vivi rallegramenti tra i leader, gli intellettuali e nei pronto soccorso psichiatrici di tutto il mondo.

"Capisco il cavaliere: solo gli errori del partito nazionalsocialista, di Goering e di quel caporale austriaco che hanno dato a volte un'immagine che non ha entusiasmato ci hanno precluso la realizzazione di una Germania ancora più grande" ha detto costernato un pittore di Braunau sull'Inn secondo solo a Oskar Kokoschka e Gustav Klimt nella tradizione austriaca.

Gli fa eco un giornalista e agitatore di Predappio: "il governo fascistissimo ha raccolto il consenso unanime degli italiani, e solo la debolezza del PNF dei Balbo, Pavolini e del cognato di Ciano ci ha fatto perdere le nostre amate colonie".

1 commento:

  1. Il commento è nel titolo del tuo blog: corsi e ricorsi...
    Noi abbiamo questo 'ricorso' e ce lo godiamo, si fa per dire, visto che da godere c'è proprio quasi niente.

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