giovedì 29 settembre 2011

Compie 75 anni, vuoi negargli una leggina ad personam?

29 settembre, compleanno di quel rudere che si fa chiamare PresDelCons.
Il regalo che vuole farsi a spese di tutto il paese è la legge bavaglio, o legge sulle intercettazioni, o come la si vuol chiamare, resta il fatto che è l'ennesimo tentativo di piegare il potere legislativo all'interesse di pochi.
Riprende così oggi alla Camera la discussione sul ddl intercettazioni, contenente il famigerato comma 29 dell'articolo 1, la cosiddetta norma ammazza-blog. Perché si chiami così e le conseguenze nefaste che comporterebbe è esaurientemente spiegato qui.
Roba da cazzotti nelle gengive ad libitum.
Insomma, ci riprovano ancora questi bastardi, come scrive giustamente Alberto.
Qui la principale iniziativa di protesta, oggi pomeriggio alle 15 in piazza del Pantheon a Roma.
Intanto, anche ieri la Camera ha dato prova di che pasta è fatta: bocciata la mozione di sfiducia al ministro Romano, rinviato a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa.

"in regime democratico è meno da temersi l'eventualità di una condotta politica irrazionale. E' quasi impossibile, difatti, che la maggioranza, in una assemblea di grandi proporzioni, si metta d'accordo nel prendere una decisione assurda".
Baruch Spinoza, Trattato teologico-politico, Cap. XVI.
E' quel QUASI, che ci frega. Da tempo ormai immemorabile.

giovedì 22 settembre 2011

Nuovissimo Percorso Maratona di Firenze

Dopo la vera rivoluzione operata dagli organizzatori lo scorso anno, la Firenze Marathon cambia nuovamente volto per  l'edizione numero 28, che andrà in scena il prossimo 27 novembre. Stavolta i cambiamenti sono più contenuti, ma inseriscono novità importanti.
L'anno scorso mi ero impegnato in una sfiancante ma divertentissima (per me, non nel risultato mi sa) descrizione dettagliata del percorso, in otto parti, che si può ritrovare qui:


Il nuovo percorso è lo stesso per quaranta quarantaduesimi. In sostanza, spariscono i due chilometri iniziali, e ne vengono inseriti altrettanti tra l'undicesimo e il tredicesimo chilometro, pe' fa' pari.
Cambia così la sede di partenza, che non è più quella (piuttosto angusta in verità) di Viale Michelangelo, sotto l'omonimo Piazzale, ma viene spostata due chilometri più giù, con l'eliminazione dal percorso del suggestivo ma strettino Viale dei Colli. Si evita così di partire in discesa, il che rende la gara più regolare e aderente ai regolamenti e soprattutto toglie una notevole fonte di stress per le gambe.
Si parte così in fondo ai Viali di Circonvallazione, sul Lungarno Pecori Giraldi.
Il luogo è certamente meno suggestivo, ma siamo forse nel punto con la sede stradale più larga dell'intera Firenze; la larghezza è almeno pari a quella dei Fori Imperiali romani, per capirsi. La linea di partenza sarà collocata dov'è il segnapunto in foto; ci si infila subito su Viale della Giovine Italia, larghissimo anch'esso (decisamente più del Viale Michelangelo dove c'era veramente da fare a cazzotti), così anche chi parte dietro può mettersi in moto abbastanza rapidamente.
Il percorso risulta così completamente piatto e veloce:
Nella descrizione fatta da me l'anno scorso, sparisce così la prima parte, che descriveva per l'appunto la partenza e i primi due chilometri.
Il Parco all'inizio di Viale dell'Indiano

I due chilometri mancanti vengono recuperati all'interno del Parco delle Cascine (vedi quarta parte del vecchio Percorso). Qui, nel corso del dodicesimo chilometro (l'anno scorso era il quattordicesimo), giunti in Piazzale Kennedy provenienti da Viale della Catena invece di svoltare a destra si prosegue dritti su Viale dell'Indiano, si svolta poi a destra su Viale del Pegaso e di nuovo a destra su Viale dell'Areonautica, dove si incrocia parte del gruppo che sta percorrendo il nono chilometro in senso opposto.
Si torna così a Piazzale Kennedy e si imbocca Viale degli Olmi mentre si sta per completare il quattordicesimo chilometro, rientrando nel percorso originale.

Via, ora tutti a iscriversi

Sotto, un celebre spettacolo registrato alle Cascine, quando qualcuno era ancora lui. 1983.

martedì 20 settembre 2011

PORTA PIA

Centoquarantun'anni, ma la superstizione la fa ancora da padrona.
Insieme agli abiti sobri.

domenica 18 settembre 2011

Malidette ferrovie

In realtà lungi da me dire qualcosa contro dei lavoratori che scioperano.
Semplicemente 'un ne avevo saputo nulla, cazzo.
Così stamani, alle 7.20 mi son dovuto arrendere all'evidenza: niente treno, e niente Mezza maratona di San Miniato.
E mi son dovuto meravigliare anche della mia calma: mòccoli ben al di sotto del livello di guardia. Si vede invecchio.
Ciavevo anche in canna una bella tirata storico-paesaggistica sulla bella cittadina divisa su due livelli come Bergamo, vorrà dire la rimanderò al prossim'anno.
San Miniato de hura e, sullo sfondo, de huta
Ora, visto che il programma è saltato, cosa c'è di meglio che tentare di recuperarlo in parte, correndo (da solo, visto che non son riuscito ad "agganciare" nessuno, chi c'era o andava piano o faceva ripetute) al Parco delle Cascine i previsti 21.097 metri a un ritmo di poco superiore a quello che avrei tenuto a San Miniato?
Già, cosa c'è di meglio? ad esempio un'emorroide trombizzata, o una bella invasione di zanzare tigre (o tigri, o tyghri, o sonasega), o Paragone in prima serata al posto di Santoro (uhm, non esageriamo).
Sia come sia, alla fine l'ostica ma infida prova è portata a termine in modo più che soddisfacente, sotto l'ora e 27 a quasi 4'07"/km di media, e con discreto margine.
Mentre mi guardavo il Garmin come un ebete pensando eh, un passaggio così alla mezza durante una maratona 'un sarebbe male (il problema è arrivare in fondo, mica il passaggio), una bella girata qui. Oh, ogni tanto qualcosa di interessante in giro. A parte che dal puzzo di letame s'andava via di cervello. Ma sempre meglio del puzzo degli scarichi dei veicoli.
Una volta a casa, avevo ancora ferrovie e treni per il cervello. Così m'è tornato in mente che da tempo immemorabile volevo rivedere un film che m'aveva terrorizzato da piccino e che si svolge in gran parte proprio su un treno. In realtà volevo capire perché m'aveva terrorizzato così.
Il film in questione è Cassandra Crossing (1976), del regista greco (ma nato, guarda un po', a Firenze) George Pan Cosmatos.
Du' parole di trama. Calderoli, Castelli e il Trota si introducono nella sede dell'Organizzazione Mondiale della Sanità di Ginevra nel tentativo di spacciare du' ampolle di acqua del Po, ma finiscono per scozzarsi con i vigilanti e per rompere du'ampolle piene di colture di batteri virulenti ma pericolosissimi anche a guardalli, frutto di esperimenti americani a scopo militare. Il Trota viene ucciso subito al grido di "setteperotto?", Calderoli è catturato e mostra subito i segni dell'infezione (perché sta immobile senza bruciare leggi), mentre Castelli (interpretato, guarda caso, dal colombiano Lou Castel) riesce a fuggire e a imbucarsi nel treno Ginevra-Stoccolma. Mentre l'immancabile colonnello americano (un grande Burt Lancaster) prende il controllo della situazione a Ginevra, sul treno si diffonde il contagio. I militari quindi organizzano il dirottamento del treno verso un campo di quarantena in Polonia, su una linea dismessa che prevede l'attraversamento di un ponte pericolante abbestia, il Cassandra Crossing appunto (che in linguaggio autoctono significa: ponte sullo stretto. Mi pare.). Del resto, son militari americani. Alla fine, il colonnello mostrerà pentimento, ma il militare coscienzioso è un classico personaggio di fantasia. Come il ponte sullo stretto, of course.
Il resto va visto, trattasi non di un capolavoro ma si lascia guardare, anche per l'ottimo cast: oltre a Lancaster, Richard Harris, Ingrid Thulin, Martin Sheen e la zia della nipote del duce, qui ancora in ottima forma (la zia, non la nipote con le ricrescite, né tantomeno il dvce che dice ha ancora il sangue al cervello).

Alla fine son riuscito a ricostruire le ragioni del praepvberale terrore: l'anziano ebreo Kaplan, ex-deportato che, venuto a sapere della destinazione del treno, ripete ossessivamente: "Cassandra Crossing... non posso tornare là...". 'Un ci dormivo la notte.
Occhio al seguente video, trattasi di spoiler.


giovedì 15 settembre 2011

Il VERO Spinoza, sempre sul pezzo

"Il Superbo ama la presenza dei parassiti e degli adulatori, odia invece la presenza degli uomini d'animo nobile".
Baruch Spinoza, Etica, parte quarta, Proposizione LVII.

"Massima Superbia o massima Abiezione, indicano massima impotenza dell'animo".
Baruch Spinoza, Etica, parte quarta, Proposizione LVI.

lunedì 12 settembre 2011

12 settembre

Scelgo questa data per tornare a scrivere dopo tanto tempo su questa pagina, per saltare a piè pari, visto che ormai ci siamo, le "celebrazioni" dei 10 anni dal giorno in cui "niente è stato più come prima", come certamente qualche Solone ha detto negli immancabili speciali pieni di esperti del nulla.
A me sembra, per inciso, che tutto abbia continuato ad andare come in passato, coi soliti, poveri sfinteri anali sfondati dai soliti, opulenti cazziritti.
Se un cambiamento c'è stato, è stato semmai nel grado di mistificazione da un lato, e di vile creduloneria dall'altro, visto che la versione "ufficiale" che ci hanno dato a bere è talmente idiota che un bambino ritardato - ma non plagiato - la smonterebbe in du' balletti.
Non ho ovviamente visto niente delle menate televisive al riguardo. Ma un'occhiata alla homepage dell'ANSA m'ha dato un'idea del clima di rincoglionimento generale. Ho letto invece cose interessanti in giro per blog.
Qui il miglior intervento che abbia letto sull'argomento.
Dove si cita anche il miglior diversivo per stornare l'attenzione dai fatti che sia stato escogitato, ovvero l'orribilmente tuttaBanaleItalianissimaMediatica Domandina scema, "dov'eri l'11 settembre 2001"?
Ebbene, voglio rispondere anch'io alla domandina.
Nel momento del crollo non ricordo, ma la sera passai ad una manifestazione di ricordo dell'11 settembre 1973. L'altro 11 settembre. Il giorno di un golpe fortemente voluto e sostenuto dagli USA. Un pezzo della politica dei cazziritti di cui si diceva.
Che omìno, era. Da tre anni ho la gioia di leggerlo sulla carta d'identità. Piazzale Salvador Allende. No, dico. Mica Francofrattini.
Beh, in quel momento sicuramente quelli che siamo tutti americani erano già in piena azione. Una sega. Voglio vedere se lorsignori sono mai stati almeno un pochettino afgani, o iracheni, negli anni successivi.
Ora, non voglio tirar fuori teorie complottiste, che ce n'è anche troppe, e spesso a sproposito.
Però ricordiamoci di chi è stato più saggio di noi:
"Cui prodest scelus, is fecit".
"Colui al quale il crimine porta vantaggi, egli l'ha compiuto".
Medea, vv. 500-501, Seneca.

Beh, chi ha tratto vantaggio da quella strage? Solo e soltanto questa gente qua (si vedano i nomi dei fondatori...). (Qui i loro deliri, puntualmente concretizzatisi). Non mi si dica che erano solo spettatori, o peggio, vittime.  

Bah, parliamo d'altro.
Sono 2305 ad oggi i chilometri percorsi da inizio anno. Sono invece 575 quelli percorsi dal 25 luglio, giorno in cui ho avuto la disgraziata idea di preparare una maratona (la Maratona di Lucca) per fine ottobre, dovendo quindi macinare chilometri nell'estate più calda degli ultimi 150 anni. Eh, lo dice Minzominchia, mica cazzi&cotiche.
Domenica prossima prima gara dopo due mesi, Mezza Maratona a San Miniato, da fare si spera ad una media intorno ai 3'55/km.
Poi... boh, forse provo a doppiare, ovverosia fare un'altra maratona un mese dopo quella di Lucca, e cade a fagiuolo quella di Firenze, che anche quest'anno presenta delle novità, di cui parlerò....
Un'ultima annotazione, cioè questa: dev'essere finito lo sciopero di quegli indefessi lavoratori del pallone. Si vede gli hanno dato quell'aumento di dieci euri mensili per cui lottano da decenni, poveri sfruttati. No, lo dico perché ho aperto ieri il sito della Gazzetta (chiamata erroneamente dello sport, visto che parla solo di palle e motori), e ho dovuto scendere giù a 9 decimi di pagina per trovare altro. Che poi l'altro era la formula1 (che da vent'anni emoziona solo quei pochi miliardari che ci mangiano alle spalle dei gonzi con la ferrari tatuata anche nel malleolo), gli open USA di tennis (e va bene), la vuelta (giusto), du' lire d'atletica ma solo per parlare dei 100 metri che per il popolino (e per i giornalisti spazzatura) pare che si riduca solo a quello.
Sì ma... la notizia sportiva più importante?
La dico io, visto che non la dice nessuno.
L'altro ieri il grande Giorgio Calcaterra ha vinto per la seconda volta i campionati mondiali sui 100 km, corsa su strada. Il tassista romano si è imposto in 6 ore e 27 minuti, staccando il secondo di un quarto d'ora. 
Totti, a me tu me lo puppi, sembra dire Re Giorgio