sabato 31 dicembre 2011

Ripresa di fine anno

Fine anno col botto.
Cioè, con un po' di ottimismo.
Per quanto riguarda la corsa, quantomeno.
Ieri ho superato i 5 km consecutivi, per la prima volta dopo un mese e mezzo di stop, senza fastidio al ginocchio.
6 km totali. All'ultimo, con accelerazione finale e chiuso in 4 minuti e 21, mi sembrava di volare.
Potenza del Relativismo, alla faccia di Beppe 16, di Prada vestito, e delle sue crociateE alla faccia anche di chi sostiene che bisogna crescere sempre e comunque.
Chiudo l'anno con 2890 km corsi all'attivo, quasi tutti fino al 10 novembre, giorno dello stop, e il primo sotto-le-tre-ore in maratona. Per il 2012 nessun obiettivo programmato al momento, se non quello (e ti par poco) di star bene fisicamente. Poi si vedrà.
Sempre ieri m'è capitata sottocchio la seguente perla. Il titolo direbbe già tutto. Ma va ascoltata dall'inizio alla fine. Bisogna vomitare, se necessario. E bisogna farsi quest'augurio. Che il nuovo anno veda la scomparsa di cloache simili, portate via in un fiume di merda. Similia similibus solvuntur. Ma più delle cloache medesime, i miasmi che lasciano.
Buon 2012.
 

martedì 29 novembre 2011

Suicidio assistito. Lucio Magri, 1932-2011


Sono sempre più convinto che, nell'ipotesi (al momento assurda, ma chissà) di trovare insostenibile il continuare a vivere, per qualsivoglia motivo, me ne andrei anch'io in Svizzera, dove non sei un criminale se pensi di poter decidere della tua vita. E dove il suicidio assistito è normale, umana prassi, se pur con tutte le precauzioni del caso.
Magari vorrei avere accanto qualcuno cui voglio bene, con cui bere un ultimo bicchiere (o magari farmelo iniettare in vena), invece che un qualsiasi medico, magari pure obiettore.
E poi le ceneri le farei riportare indietro, e spargere sugli argini dell'Arno.


Ciao, Lucio.
Numero 1 - 28 aprile 1971
 
 

giovedì 24 novembre 2011

"Se l'abito non fa il monaco, il latticino fa lo Stato"

"Se esiste il Grana Padano, vuol dire che esiste la Padania".
Gianluca Buonanno, Lega Nord, deputato della Repubblica.

QUI si può ascoltare l'intera analisi geo-gastro-linguistica.
 Non fa una piega.
Infatti, 3 anni fa, lo statista scopre l'esistenza del PECORINO ROMANO.
"Cazzo, vuoi vedere che esiste Roma??!"
Ed è andato a verificare, mantenuto in Parlamento da noi stronzi.

(Finirà la pacchia, maledetti) 

martedì 15 novembre 2011

STOP

Il calendario recita -12 alla maratona di Firenze, ed è sicuramente preciso, ma non ineluttabile quanto il titolo del post.
STOP, tocca fermarsi. Non me lo chiedono l'Europa o le borse, ma un qualcosa di ancora più complesso, il ginocchio umano.
Ieri fisiatra e fisioterapista, in rapida successione. M'hanno affascinato, niente da dire. Ti si mettono lì e ti si fissano immobili a guardarti le gambe in tutte le posizioni, e poi la sentenza, tipo eh sì la rotula destra è spostata in senso mediale di un bel unmillimetrovirgoladue.
Col cazzo che li sfidi a biliardo, due così.
Che poi ti immagineresti l'asse coscia-gamba come la leva di primo genere che si studiava in fisica alle medie, e nella coscia i muscoli tiratore in su e in giù, e spostatore in qua e in là. Una sega. Vasto mediale, semitendinoso, muscolo gracile (che è un nome azzeccato, neanche l'avesse inventato Fassino), otturatore, e poi supercazzolatore del ginocchio e stocazzolatore del pèrone marcio appestato. E tutti che si incrociano e incastrano coi loro tendini nel ginocchio, in un puttanaio che, dice, col movimento ripetitivo della corsa può infiammarsi in certi punti sensibili, come la famigerata bandelletta ileotibiale.
Che è un cazzettino insignificante che pare messo lì a giustificare l'esistenza della omonima sindrome, o "ginocchio del corridore".
Ricorda un po' Gasparri, insomma, che esiste per dare il nome all'omonima legge che non ha neanche letto, oltre che per immettere anidride carbonica, urea e stercobilina nell'ambiente.
O ancora di più ricorda quell'altro, ridicolo ominide di utilità infima ma la cui infiammazione ha condannato un paese dal sistema immunitario marcio alle brutture edilizie con Edilnord, al rincoglionimento delle menti e delle coscienze con Mediaset e a quasi vent'anni di... bah, basta, ma li sconteremo per forse altrettanti. Tanto può una caccola in un organismo, se non incontra opposizione.
Art attack?
Ma io mica c'ho Veltroni e Bersani addosso. Perintanto, il fisioterapista s'è divertito con un po' di bricolage, che ora va tanto, so' ragazzi. Poi n'approfitto per riposare un po' e con la corsa se ne riparla a' primi di dicembre, che il governo tecnico va bene solo a breve scadenza, lo diceva qualcuno che ora non rammento bene...



martedì 25 ottobre 2011

A signo', so' 178 e 55... che faccio, lascio?

Si sarà capito che non si parla di grammi di prosciutto o di pecorino pepato.
Si tratta ovviamente di minuti, e lasciare la cifra intatta sulla bilancia è quantomai dolce...
Ma andiamo per ordine, come fa il governo che prima butta 20 miliardi anticipati per spedire il pomodoropachino a Lione trapanando le Alpi, e poi taglia sanità e pensioni.
Domenica 23 è il giorno della Maratona di Lucca. Mi reco in loco (colà) il giorno prima, perché la mattina stessa col treno arriverei troppo preciso, e sono allergico ai sedili dell'automobili. Ci arrivo anche un po' scettico perché murato da due giorni di raffreddore peso. Comunque domenica mattina mi sento meglio, e mi schiero speranzoso al via. Intanto, gli iscritti sono 800 e quindi mi metto agevolmente davanti, e avendo fatto fino ad ora solo maratone da 10000 e più partenti non è poca cosa. Sentire lo sparo e mettersi subito in moto, senza dover aspettare secondi interminabili (o minuti, ben quattro, la prima volta) è proprio una goduria.
I primi quattro chilometri si corrono sul viale costruito sopra le antiche mura della città che, ci dice wiki, sono l'unico esempio europeo di mura con fortificazione alla moderna perfettamente conservate, onde il D'Annunzio chiamava Lucca città "dall'arborato cerchio". E il panorama della città e dei dintorni di cui si gode da lassù, ora che siamo ancora freschi non è niente male. Ma a tutto ciò è insensibile il podista, che solo nota che nel secondo e terzo chilometro i Pace-maker delle 3 ore sono andati 4 secondi più veloce del dovuto.
Ma rilassatevi, che ce n'avrete da lamentarvi da qui alla fine.
Al quarto si scende dalle mura, si attraversa l'interno della città per uscire attraverso Porta san Jacopo, sul lato nord. Il resto del percorso è presto detto: ci si perde attraverso le frazioni e i comuni limitrofi, rientrando sulle mura per un ulteriore giro in senso opposto al precedente al trentottesimo chilometro, prima di gettarsi sull'arrivo di Piazza San Michele su un lastricato fra i più ignoranti mai visti. Per i dettagli, qui sotto (per i più duri) c'è scritto "visualizza dettagli".


Fino al settimo son rimasto coi Pacemaker. Poi piano piano mi sono avvantaggiato, fino a passare alla mezza in 1 ora 28' 55". Tutto bene fino al trentesimo, sempre sui 4'10-12 al chilometro. Al trentesimo son riuscito a bucare il ristoro ("qui acqua, sali e the più avantiiiiiii". Una sega. Io 'un l'ho visti, malidetto chi ti còce ir pane! ma è segno che iniziavo a esser cotto io). Ecco, qui ho iniziato ad aver paura dei crampi, tanto che al trentacinquesimo mi son strafogato di tutto, rischiando di vomitare (anche perché c'erano i sali al mango. Al mango! facciamoli al peperone sennò, eh?).
E proprio qui sono iniziati i dolori. Un bel sottopassaggio ripido al trentasettesimo ci voleva proprio. Ma ormai siamo in città, vedo le mura, e penso al muro che sta per cadere, quello delle tre ore, e mi stupisco di non essere tanto contento per quello, quanto per aver corso fino a quel momento esattamente come volevo.
Ma ancora non è finita, le gambe imballate son lì a ricordarmelo. Risalgo sulle mura, con una curva a gomito (e un pilone di pietra su cui rischio di sfiocinarmi) che mi dà l'opportunità di guardare dietro, con sgomento vedo i pacemaker a non più di trenta secondi. Faccio due conti febbrili: sono loro in netto anticipo, niente paura. E torna anche comodo: per me che ormai vado 10-15 secondi al km più piano del dovuto, è un piacere fare l'ultimo km e mezzo in scia al primo pacemaker. Chiudo come da titolo in 2 ore 58' 55" e, dopo gli abbracci e le strette di mano di rito, mi fermo lì per un po' a guardare i secondi scorrere sul tabellone, finché la cifra 3 non compare, nel conto delle ore.
T'ho visto da dietro, stavolta.  :-))))

Tra un mese si dovrebbe replicare a Firenze. Bisognerà trovare un nuovo obiettivo. Ma già, l'importante è aver corso come si voleva. O no?


 

martedì 18 ottobre 2011

La fine del mondo e altri animali

Non voglio parlare di quello che è successo sabato a Roma, non è quella la fine del mondo del titolo.
Nè voglio più sentir parlare di postfascisti che vietano i cortei per un mese (bella mossa davvero), o di quell'altro che vuole una nuova legge Reale, ed è fra i meno peggio che c'è a giro.
Preferisco parlare di corse. 
Domenica 23 ottobre sarò alla Maratona di Lucca , gara relativamente nuova visto che è alla terza edizione. Il percorso è interessante, con i primi quattro chilometri e gli ultimi quattro sull'anello delle splendide mura della città. Nel mezzo tanti chilometri, forse noiosi, a spasso tra le frazioni, ma almeno il percorso è piatto come l'EEG di un sottosegretario.
Non corro una maratona da quasi un anno, da quel disgraziato giorno a Firenze nel novembre scorso, quando c'erano cinque gradi e una pioggia battente.
Il meteo sembra reggerà (e qui prudono gli epididimi), e l'abitudine a correre col caldo degli ultimi mesi tornerà utile.
Come l'anno scorso, l'obiettivo sarà correre in 179 minuti.

Ora, qualche nube si profila all'orizzonte.
Sembra infatti probabbboli che al 23 ottobre 'un ci si arrivi proprio.
Lo dice uno che (pare) lo sapeva, il guru dei sympatici teocon, l'attendibile Harold Camping, qui sotto nella foto ANSA/Josaphat.
"Non è una basetta, è il mio unico assone, 'cazzo guardate?"
Il giovane virgulto, dopo il recente ictus, alza il dito sbagliato e invece di sbadigliare 12 volte in faccia al preg.mo premier come dioPo comanda brandisce i Principia Mathematica di Russell (che mostra orgogliosamente in foto) e prevede matematicamente la fine del mondo per il prossimo 21 ottobre, in barba ai miei 3 mesi e quasi  1000 km di preparazione.
Non c'è più religione.
Scientifico il metodo usato per la infallibile profezia, potesse stiantare prima (di fumo passivo, o di malocchio) chi non ci crede: "moltiplicare due volte tra loro i numeri sacri 5, 10 e 17, ottenendo 722.500, il numero di giorni dalla crocifissione di Gesù, avvenuta il 1 aprile del 33 dopo la nascita del medesimo spett.le figlio del principale".

Oh, ho fatto anch'io così. Scherzavo, non ho corso neanche un km negli ultimi 3 mesi. Ho invece anch'io brandito il coso, l'ultimo teorema di Fermat. Poi l'ho posato, e mi son munito di calcolatrice. E ho calcolato il tempo che farò indubitabilmente domenica. Ho moltiplicato nove (il numero di film thriller/horror diretti da Dario Argento prima di rincoglionire), per centotre (che è un numero felice, anche se è un numero primo, ma mi ha assicurato che non si sente solo, alla faccia di Giordano), per otto (che non solo è uguale alla radice di otto al quadrato, ma è anche un numero fortunato), ottenendo settemilaquattrocentosedici secondi, ovvero 2ore 03' 36", nuovo primato del mondo.
Se s'arriva a domenica, ho qualche scians.

Nel (meraviglioso!) video, la creazione dell'uomo, seimila anni fa, secondo più secondo meno.
Oh, lo dicono i Genesis, nel primo album, quindi.

mercoledì 5 ottobre 2011

SENZA PAROLE. Letteralmente

La stavo cercando, stamani.
Una parola. Una spiegazione.
Ecco quello che ho trovato.
Ne usciremo prima o poi, eh.
Due più due farà sempre quattro.

giovedì 29 settembre 2011

Compie 75 anni, vuoi negargli una leggina ad personam?

29 settembre, compleanno di quel rudere che si fa chiamare PresDelCons.
Il regalo che vuole farsi a spese di tutto il paese è la legge bavaglio, o legge sulle intercettazioni, o come la si vuol chiamare, resta il fatto che è l'ennesimo tentativo di piegare il potere legislativo all'interesse di pochi.
Riprende così oggi alla Camera la discussione sul ddl intercettazioni, contenente il famigerato comma 29 dell'articolo 1, la cosiddetta norma ammazza-blog. Perché si chiami così e le conseguenze nefaste che comporterebbe è esaurientemente spiegato qui.
Roba da cazzotti nelle gengive ad libitum.
Insomma, ci riprovano ancora questi bastardi, come scrive giustamente Alberto.
Qui la principale iniziativa di protesta, oggi pomeriggio alle 15 in piazza del Pantheon a Roma.
Intanto, anche ieri la Camera ha dato prova di che pasta è fatta: bocciata la mozione di sfiducia al ministro Romano, rinviato a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa.

"in regime democratico è meno da temersi l'eventualità di una condotta politica irrazionale. E' quasi impossibile, difatti, che la maggioranza, in una assemblea di grandi proporzioni, si metta d'accordo nel prendere una decisione assurda".
Baruch Spinoza, Trattato teologico-politico, Cap. XVI.
E' quel QUASI, che ci frega. Da tempo ormai immemorabile.

giovedì 22 settembre 2011

Nuovissimo Percorso Maratona di Firenze

Dopo la vera rivoluzione operata dagli organizzatori lo scorso anno, la Firenze Marathon cambia nuovamente volto per  l'edizione numero 28, che andrà in scena il prossimo 27 novembre. Stavolta i cambiamenti sono più contenuti, ma inseriscono novità importanti.
L'anno scorso mi ero impegnato in una sfiancante ma divertentissima (per me, non nel risultato mi sa) descrizione dettagliata del percorso, in otto parti, che si può ritrovare qui:


Il nuovo percorso è lo stesso per quaranta quarantaduesimi. In sostanza, spariscono i due chilometri iniziali, e ne vengono inseriti altrettanti tra l'undicesimo e il tredicesimo chilometro, pe' fa' pari.
Cambia così la sede di partenza, che non è più quella (piuttosto angusta in verità) di Viale Michelangelo, sotto l'omonimo Piazzale, ma viene spostata due chilometri più giù, con l'eliminazione dal percorso del suggestivo ma strettino Viale dei Colli. Si evita così di partire in discesa, il che rende la gara più regolare e aderente ai regolamenti e soprattutto toglie una notevole fonte di stress per le gambe.
Si parte così in fondo ai Viali di Circonvallazione, sul Lungarno Pecori Giraldi.
Il luogo è certamente meno suggestivo, ma siamo forse nel punto con la sede stradale più larga dell'intera Firenze; la larghezza è almeno pari a quella dei Fori Imperiali romani, per capirsi. La linea di partenza sarà collocata dov'è il segnapunto in foto; ci si infila subito su Viale della Giovine Italia, larghissimo anch'esso (decisamente più del Viale Michelangelo dove c'era veramente da fare a cazzotti), così anche chi parte dietro può mettersi in moto abbastanza rapidamente.
Il percorso risulta così completamente piatto e veloce:
Nella descrizione fatta da me l'anno scorso, sparisce così la prima parte, che descriveva per l'appunto la partenza e i primi due chilometri.
Il Parco all'inizio di Viale dell'Indiano

I due chilometri mancanti vengono recuperati all'interno del Parco delle Cascine (vedi quarta parte del vecchio Percorso). Qui, nel corso del dodicesimo chilometro (l'anno scorso era il quattordicesimo), giunti in Piazzale Kennedy provenienti da Viale della Catena invece di svoltare a destra si prosegue dritti su Viale dell'Indiano, si svolta poi a destra su Viale del Pegaso e di nuovo a destra su Viale dell'Areonautica, dove si incrocia parte del gruppo che sta percorrendo il nono chilometro in senso opposto.
Si torna così a Piazzale Kennedy e si imbocca Viale degli Olmi mentre si sta per completare il quattordicesimo chilometro, rientrando nel percorso originale.

Via, ora tutti a iscriversi

Sotto, un celebre spettacolo registrato alle Cascine, quando qualcuno era ancora lui. 1983.

martedì 20 settembre 2011

PORTA PIA

Centoquarantun'anni, ma la superstizione la fa ancora da padrona.
Insieme agli abiti sobri.

domenica 18 settembre 2011

Malidette ferrovie

In realtà lungi da me dire qualcosa contro dei lavoratori che scioperano.
Semplicemente 'un ne avevo saputo nulla, cazzo.
Così stamani, alle 7.20 mi son dovuto arrendere all'evidenza: niente treno, e niente Mezza maratona di San Miniato.
E mi son dovuto meravigliare anche della mia calma: mòccoli ben al di sotto del livello di guardia. Si vede invecchio.
Ciavevo anche in canna una bella tirata storico-paesaggistica sulla bella cittadina divisa su due livelli come Bergamo, vorrà dire la rimanderò al prossim'anno.
San Miniato de hura e, sullo sfondo, de huta
Ora, visto che il programma è saltato, cosa c'è di meglio che tentare di recuperarlo in parte, correndo (da solo, visto che non son riuscito ad "agganciare" nessuno, chi c'era o andava piano o faceva ripetute) al Parco delle Cascine i previsti 21.097 metri a un ritmo di poco superiore a quello che avrei tenuto a San Miniato?
Già, cosa c'è di meglio? ad esempio un'emorroide trombizzata, o una bella invasione di zanzare tigre (o tigri, o tyghri, o sonasega), o Paragone in prima serata al posto di Santoro (uhm, non esageriamo).
Sia come sia, alla fine l'ostica ma infida prova è portata a termine in modo più che soddisfacente, sotto l'ora e 27 a quasi 4'07"/km di media, e con discreto margine.
Mentre mi guardavo il Garmin come un ebete pensando eh, un passaggio così alla mezza durante una maratona 'un sarebbe male (il problema è arrivare in fondo, mica il passaggio), una bella girata qui. Oh, ogni tanto qualcosa di interessante in giro. A parte che dal puzzo di letame s'andava via di cervello. Ma sempre meglio del puzzo degli scarichi dei veicoli.
Una volta a casa, avevo ancora ferrovie e treni per il cervello. Così m'è tornato in mente che da tempo immemorabile volevo rivedere un film che m'aveva terrorizzato da piccino e che si svolge in gran parte proprio su un treno. In realtà volevo capire perché m'aveva terrorizzato così.
Il film in questione è Cassandra Crossing (1976), del regista greco (ma nato, guarda un po', a Firenze) George Pan Cosmatos.
Du' parole di trama. Calderoli, Castelli e il Trota si introducono nella sede dell'Organizzazione Mondiale della Sanità di Ginevra nel tentativo di spacciare du' ampolle di acqua del Po, ma finiscono per scozzarsi con i vigilanti e per rompere du'ampolle piene di colture di batteri virulenti ma pericolosissimi anche a guardalli, frutto di esperimenti americani a scopo militare. Il Trota viene ucciso subito al grido di "setteperotto?", Calderoli è catturato e mostra subito i segni dell'infezione (perché sta immobile senza bruciare leggi), mentre Castelli (interpretato, guarda caso, dal colombiano Lou Castel) riesce a fuggire e a imbucarsi nel treno Ginevra-Stoccolma. Mentre l'immancabile colonnello americano (un grande Burt Lancaster) prende il controllo della situazione a Ginevra, sul treno si diffonde il contagio. I militari quindi organizzano il dirottamento del treno verso un campo di quarantena in Polonia, su una linea dismessa che prevede l'attraversamento di un ponte pericolante abbestia, il Cassandra Crossing appunto (che in linguaggio autoctono significa: ponte sullo stretto. Mi pare.). Del resto, son militari americani. Alla fine, il colonnello mostrerà pentimento, ma il militare coscienzioso è un classico personaggio di fantasia. Come il ponte sullo stretto, of course.
Il resto va visto, trattasi non di un capolavoro ma si lascia guardare, anche per l'ottimo cast: oltre a Lancaster, Richard Harris, Ingrid Thulin, Martin Sheen e la zia della nipote del duce, qui ancora in ottima forma (la zia, non la nipote con le ricrescite, né tantomeno il dvce che dice ha ancora il sangue al cervello).

Alla fine son riuscito a ricostruire le ragioni del praepvberale terrore: l'anziano ebreo Kaplan, ex-deportato che, venuto a sapere della destinazione del treno, ripete ossessivamente: "Cassandra Crossing... non posso tornare là...". 'Un ci dormivo la notte.
Occhio al seguente video, trattasi di spoiler.


giovedì 15 settembre 2011

Il VERO Spinoza, sempre sul pezzo

"Il Superbo ama la presenza dei parassiti e degli adulatori, odia invece la presenza degli uomini d'animo nobile".
Baruch Spinoza, Etica, parte quarta, Proposizione LVII.

"Massima Superbia o massima Abiezione, indicano massima impotenza dell'animo".
Baruch Spinoza, Etica, parte quarta, Proposizione LVI.

lunedì 12 settembre 2011

12 settembre

Scelgo questa data per tornare a scrivere dopo tanto tempo su questa pagina, per saltare a piè pari, visto che ormai ci siamo, le "celebrazioni" dei 10 anni dal giorno in cui "niente è stato più come prima", come certamente qualche Solone ha detto negli immancabili speciali pieni di esperti del nulla.
A me sembra, per inciso, che tutto abbia continuato ad andare come in passato, coi soliti, poveri sfinteri anali sfondati dai soliti, opulenti cazziritti.
Se un cambiamento c'è stato, è stato semmai nel grado di mistificazione da un lato, e di vile creduloneria dall'altro, visto che la versione "ufficiale" che ci hanno dato a bere è talmente idiota che un bambino ritardato - ma non plagiato - la smonterebbe in du' balletti.
Non ho ovviamente visto niente delle menate televisive al riguardo. Ma un'occhiata alla homepage dell'ANSA m'ha dato un'idea del clima di rincoglionimento generale. Ho letto invece cose interessanti in giro per blog.
Qui il miglior intervento che abbia letto sull'argomento.
Dove si cita anche il miglior diversivo per stornare l'attenzione dai fatti che sia stato escogitato, ovvero l'orribilmente tuttaBanaleItalianissimaMediatica Domandina scema, "dov'eri l'11 settembre 2001"?
Ebbene, voglio rispondere anch'io alla domandina.
Nel momento del crollo non ricordo, ma la sera passai ad una manifestazione di ricordo dell'11 settembre 1973. L'altro 11 settembre. Il giorno di un golpe fortemente voluto e sostenuto dagli USA. Un pezzo della politica dei cazziritti di cui si diceva.
Che omìno, era. Da tre anni ho la gioia di leggerlo sulla carta d'identità. Piazzale Salvador Allende. No, dico. Mica Francofrattini.
Beh, in quel momento sicuramente quelli che siamo tutti americani erano già in piena azione. Una sega. Voglio vedere se lorsignori sono mai stati almeno un pochettino afgani, o iracheni, negli anni successivi.
Ora, non voglio tirar fuori teorie complottiste, che ce n'è anche troppe, e spesso a sproposito.
Però ricordiamoci di chi è stato più saggio di noi:
"Cui prodest scelus, is fecit".
"Colui al quale il crimine porta vantaggi, egli l'ha compiuto".
Medea, vv. 500-501, Seneca.

Beh, chi ha tratto vantaggio da quella strage? Solo e soltanto questa gente qua (si vedano i nomi dei fondatori...). (Qui i loro deliri, puntualmente concretizzatisi). Non mi si dica che erano solo spettatori, o peggio, vittime.  

Bah, parliamo d'altro.
Sono 2305 ad oggi i chilometri percorsi da inizio anno. Sono invece 575 quelli percorsi dal 25 luglio, giorno in cui ho avuto la disgraziata idea di preparare una maratona (la Maratona di Lucca) per fine ottobre, dovendo quindi macinare chilometri nell'estate più calda degli ultimi 150 anni. Eh, lo dice Minzominchia, mica cazzi&cotiche.
Domenica prossima prima gara dopo due mesi, Mezza Maratona a San Miniato, da fare si spera ad una media intorno ai 3'55/km.
Poi... boh, forse provo a doppiare, ovverosia fare un'altra maratona un mese dopo quella di Lucca, e cade a fagiuolo quella di Firenze, che anche quest'anno presenta delle novità, di cui parlerò....
Un'ultima annotazione, cioè questa: dev'essere finito lo sciopero di quegli indefessi lavoratori del pallone. Si vede gli hanno dato quell'aumento di dieci euri mensili per cui lottano da decenni, poveri sfruttati. No, lo dico perché ho aperto ieri il sito della Gazzetta (chiamata erroneamente dello sport, visto che parla solo di palle e motori), e ho dovuto scendere giù a 9 decimi di pagina per trovare altro. Che poi l'altro era la formula1 (che da vent'anni emoziona solo quei pochi miliardari che ci mangiano alle spalle dei gonzi con la ferrari tatuata anche nel malleolo), gli open USA di tennis (e va bene), la vuelta (giusto), du' lire d'atletica ma solo per parlare dei 100 metri che per il popolino (e per i giornalisti spazzatura) pare che si riduca solo a quello.
Sì ma... la notizia sportiva più importante?
La dico io, visto che non la dice nessuno.
L'altro ieri il grande Giorgio Calcaterra ha vinto per la seconda volta i campionati mondiali sui 100 km, corsa su strada. Il tassista romano si è imposto in 6 ore e 27 minuti, staccando il secondo di un quarto d'ora. 
Totti, a me tu me lo puppi, sembra dire Re Giorgio



 

martedì 19 luglio 2011

DICIANNOVE

"Mi uccideranno, ma non sarà una vendetta della mafia, la mafia non si vendica. Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri".
Ogni anno, siamo qui a ricordare un grande uomo, senza la gioia di vedere il suo esempio diventare ispirazione per chi governa (sic). Che sia comunque nostra, quell'ispirazione.
 

martedì 5 luglio 2011

La notte della rete


Online video chat by Ustream

Pochissimo tempo per scrivere, ma la diretta streaming di questa iniziativa è doveroso ospitarla. Qui tutti i riferimenti.

domenica 26 giugno 2011

Il quarantunesimo comandamento del runner

41. Evita di tirare il collo agli organizzatori che fanno sbagliare strada a venti persone (senza contare i rischi che si corrono a girare senza che qualcuno segnali il tuo arrivo ai mezzi a motore)  perché un incrocio chiave non è presidiato (io ero tipo il dodicesimo o giù di lì).
Successo un'ora fa in quel di Sesto Fiorentino. Dopo mezz'ora di consultazioni, la salomonica decisione: vi si toglie dalla classifica, ma a voi du' belle bottiglie di vino. Che è quello per cui mi ero alzato alle sei stamani, ovviamente.
Corollario: risparmia anche i giudici UISP che prendono per il culo dicendo "eh, ma ci sarà stato le frecce in terra"Sai una sega te che stai inchiodato all'arrivo.

venerdì 24 giugno 2011

I 40 comandamenti del runner

Trovato nel web, non ricordo più dove... e se ne potrebbero aggiungere altri.
Qualcosa mi dice che non valgono solo per la corsa.

1. Non brontolare. Nessuno ama i brontoloni, nemmeno gli altri brontoloni.

2. Uscire dalla porta è spesso la parte più difficile di una corsa.

3. Non fare che la corsa diventi la tua vita. Fa’ in modo che sia parte della tua vita.

4. Mantieni le promesse, specialmente quelle che fai a te stesso.

5. Più sei veloce, meno devi parlare dei tuoi tempi.

6. Tieni una moneta in tasca. Un giorno avrai bisogno di chiamare per un passaggio.

7. Non fare paragoni con gli altri runner.

8. Tutti i runner sono uguali, alcuni sono soltanto più veloci.

9. Ricordati che più è tardi nella giornata e più probabilmente non avrai voglia di correre.

10. Per cambiare ritmo, fatti portare in auto e poi torna indietro.

11. Se fosse facile, tutti vorrebbero essere un runner.

12. Quando sei alla linea di partenza, ricordati sempre quanto sei fortunato a essere lì.

13. Andare fuori forma è molto più facile che tornare in forma.

14. Una brutta giornata da runner batte sempre una buona giornata di lavoro.

15. Non parlare dei tuoi acciacchi da runner. Nessuno vuole sapere del tuo ginocchio infiammato o della tua unghia nera.

16. Non correre sempre da solo.

17. Non correre sempre in compagnia.

18. Il tuo approccio alla corsa sia come se da questa dipendesse la qualità della tua vita.

19. Non importa quanto sia lenta, la tua corsa è sempre più veloce di qualcuno che sta seduto su un divano.

20. Ricordati che più duramente corri durante gli allenamenti più fortunato sarai durante le gare.

21. Le gare non sono soltanto per chi corre veloce.

22. Non ci sono scorciatoie per l’eccellenza nella corsa.

23. Le corse migliori a volte capitano in quei giorni in cui non te la senti di correre.

24. Non c’è niente di noioso a proposito della corsa. Ci sono, tuttavia, persone noiose che corrono.

25. Le corse lunghe sono come l’olio di fegato di merluzzo. Prima ti fanno sentire terribilmente, poi ti fanno sentire meglio.

26. Non buttare mai via le istruzioni del tuo orologio da corsa.

27. Non cercare di sorpassare i cani.

28. Non aspettare il tempo perfetto. Se lo fai, non correrai spesso.

29. Quando sei tentato di smettere di essere un runner, fai una lista dei motivi per cui hai iniziato.

30. Senza un obiettivo, l’allenamento non ha scopo.

31. Parti per spaccare, ma preparati a essere spaccato.

32. Spendi più tempo correndo per la strada che stando seduto sul divano.

33. Progredisci negli allenamenti, ma progredisci al tuo ritmo.

34. “Vincere” significa cose diverse per persone diverse.

35. A meno che tu non abbia fatto della corsa la tua vita, non prendere troppo seriamente la corsa.

36. Non dire mai a un runner che lui o lei non sta bene in calzamaglia.

37. Non confondere mai la tua pomata antidolorifica con il dentifricio.

38. Prevenire gli infortuni da corsa è più facile che curarli.

39. Correre è semplice. Non renderlo complicato.

40. Correre è sempre divertente. Nonostante a volte capiti che il divertimento non arrivi fino al termine della corsa.

venerdì 17 giugno 2011

La politica con la V maiuscola.

Ci sono sere che proprio non sai che cazzo fare. Dopo aver finito di contarti le narici, intendo.
Tipo me ieri sera.
Capita allora che girovaghi così, alla sanfasò, in rete e capiti sui più noti siti di satira involontaria, ad esempio quello denominato, con veramente scarso sens ov iumour, governo.it, che in om peig mostra un messaggio criptato sotto la evidentemente falsa scritta "Presidenza del Consiglio dei Ministri" (e che in realtà pubblicizza la nota gastroenteria "da Omar - specialità commestibili") e, sulla sinistra, la foto del nano Bagonghi.
Orbene, dopo aver scoperto che - all'insaputa di noi tutti, novelli scajola, o scajoli, o sonasega - il 2011 è l'anno dello scambio culturale Italia-Russia (roargh), l'improvvido visitatore può recarsi nella sezione "comunicati stampa", sottosezione "Consiglio dei Ministri", e qui vedersi spalancare un mondo sconosciuto ai più, quello della politica alle Velocità prossime a quella della luce.
Quelle raggiunte durante il Consiglio dei Ministri, ad esempio quello dello scorso 9 giugno il cui verbale si trova a questo link del suddetto sito (sì, ma di stoccamento scorie).
Bene, durante la suddetta riunione i nostri amministratori di condominio hanno nell'ordine:
- ascoltato Angelino Alfano esporre ben due provvedimenti "estremamente significativi per il governo", il secondo dei quali ha previsto anche una votazione per l'attuazione di una delega conferita al governo;
- ascoltato il tentato sabotatore di quorum Maroni illustrare un decreto legge sul libero soggiorno dei cittadini europei nei territori degli stati membri;
- ascoltato il ministro di Malattia e Pestilenza Fazio dire due puttanate sull'E.Coli che ora è di moda;
- ascoltato il ministro per il Latifondo e la Distruzione del Territorio Romano relazionare sul consiglio europeo dei Ministri dell'Agricoltura;
- APPROVATO sei decreti legislativi, due disegni di legge, due schemi di decreto legislativo, un regolamento (proposto dal ministro alla Promozione dell'Inquinamento Prestigiacomo, quindi roba pesa), uno schema di decreto presidenziale.
- rimandato un altro schema di decreto legislativo alla prossima puntata;
- sciolto (si presume nell'acido) il consiglio comunale di Corigliano Calabro;
- nominato il Direttore esecutivo dell'Agenzia europea per i medicinali;
- fatto i complimenti al suddetto neodirettore, peraltro assente;
- preso atto di qualcosa relativa al comune di Lucca che mi fa fatica scrivere;
- nominato consiglieri della corte dei conti e dirigenti di polizia assortiti;
- fatto un'altra paginata di nomine e relative felicitazioni.


Il tutto nell'invidioso tempo di 45 minuti, inclusi saluti e pacche sul culo.
Io mi sento uno zinzinino preso per il baugigi.
Visto, tra l'altro, che a leggere il verbale ce ne ho messi 32.

E infatti, ecco il vero svolgimento della riunione.

Berlusconi:  prima di cominciare la lezione, chi di voi è di partita oggi pomeriggio, sposti i suoi indumenti ai pioli più bassi subito dopo pranzo, prima di scrivere la lettera a casa, se non deve tagliarsi i capelli e se non ha un fratello minore che passa il weekend ospite di un suo compagno. Nel qual caso, ritiri la sua pagella prima di pranzo, la accluda alla lettera dopo essersi tagliato i capelli e si assicuri che lui sposti i suoi indumenti ai pioli più bassi.
Calderoli: mio fratello minore va a casa di Maroni signore questo weekend, ma io non mi taglio i capelli oggi, perciò devo spostare i miei indumenti....
Berlusconi: perché non stai ad ascoltare, Calderoli, è semplicissimo: se non devi tagliarti i capelli, non devi spostare gli indumenti di tuo fratello ai pioli più bassi, devi solo ritirare la sua pagella prima di pranzo dopo aver fatto il compito di religione, e quando avrai scritto la lettera a casa prima della pausa sposterai i tuoi indumenti ai pioli più bassi, saluterai i visitatori e dirai al signor Letta che la tua nota è stata firmata. Ora... SESSO. Sesso, sesso, sesso. Dove eravamo? Bene. Ero arrivato al punto in cui il pene entra nella Vagina?

 


 

lunedì 13 giugno 2011

sabato 11 giugno 2011

I Referendum del premier secondo Hegel

Tesi 
A. "Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico". Costituzione della Repubblica Italiana, art. 48. 
B. "Il pubblico ufficiale, l’incaricato di un pubblico servizio, l’esercente di un servizio di pubblica necessità, il ministro di qualsiasi culto, chiunque investito di un pubblico potere o funzione civile o militare, abusando delle proprie attribuzioni e nell’esercizio di esse, si adopera a costringere gli elettori [...] o ad indurli all’astensione, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da lire 600.000 a lire 4.000.000". DPR 357/1957, "Testo unico delle leggi recanti norme per l'elezione della Camera dei Deputati, art. 98.
C. "Le disposizioni penali, contenute nel Titolo VII del testo unico delle leggi per la elezione della Camera dei deputati, si applicano anche con riferimento alle disposizioni della presente legge". Legge 352/1970, "norme sui referendum", art. 51.
Antitesi
A. "Penso che non andrò a votare. E' un diritto dei cittadini decidere se votare o meno in occasione di situazioni referendarie". Silvio Berlusconi, art. da rottamare.

B. Referendum, il Pdl toscano fa un appello all'«astensione consapevole».

Sintesi
Ecco, la sintesi magari serviva 15 anni fa. Ora a casa, eh, per piacere, che s'è fatto tardi.

giovedì 9 giugno 2011

4 SI "per quelli che passeranno"

























Dicono che il tempo cambi le cose,
ma in realtà le puoi cambiare solamente tu
.
  
(Andy Warhol)


domenica 29 maggio 2011

Il Vaticano: "Il condom aumenta il rischio AIDS".

Fate come lui: toglietevi il condom.
Lo affermerebbe sull'Osservatore Romano il prelato Juan Pérez-Soba, secondo quanto riportato da Giornalettismo.

Prossime puntate, sul noto quotidiano illuminista:
- Indossare il casco aumenta il rischio di danno cervicale.
- Le creme doposole aumentano il rischio di scottatura.
- Diluviare larghe sorsate di acido cloridrico a digiuno diminuisce il rischio di ulcera gastrica
- Svariati anni di seminariato duro diminuiscono la possibilità di vomitare stronzate bigotte e retrograde.
- Indossare la porpora aumenta la probabilità di vedersi assegnato il Nobel per la medicina. La probabilità è massima per i sosia dell'imperatore Palpatine.

Poi dice uno diventa anticlericale

giovedì 26 maggio 2011

Ballottaggio a Milano: la contesa si sposta in Toscana.

Era nell'aria.
Milano cominciava ad essere troppo piccola per uno come lui.
Dopo aver fatto il pieno di caffeina nei centri sociali, dopo aver reclutato tutti gli zingari e i musulmani reperibili nel capoluogo lombardo, in brianza, in lomellina e da un suo biscugino di abbiategrasso che ne dispone di INGENTI QUANTITATIVI, dopo aver affittato gli spazi per i prossimi gay pride fino al dùmilaventi, il bieco Pisapia (scusate il termine) deve aver pensato che era bene rivolgere la sua megalomania anche altrove. 
Egli è diabolico
E dove poteva andare a far danno, se non nella regione rossa per eccellenza, con i cavalli dei cosacchi che si abbeverano in Arno, con un capoluogo governato da quel bolscevico di Renzi?
Dunque, lo si sentiva nell'aria da giorni. 
E quando una cosa te la senti, si manifesta, un po' come lo strizzone potente dopo il caffellatte diaccio.
Fu così che martedì sera, 24 maggio, la voce corse rapida tra i runners partecipanti al Trofeo Questura di Prato (circa 900 secondo gli organizzatori, ovvero la questura, 250 secondo la stessa questura che per contratto deve sempre ridimensionare i numeri degli organizzatori).
Cioè quale voce, la voce che il percorso della gara l'avesse disegnato Pisapia, ingaggiato dagli incolpevoli questurini che non avevano distinto l'odore di zolfo. E infatti durante la gara i segnali che qualcosa non andava non hanno tardato a farsi sentire. Un inizio con un bailàmme di curve, controcurve, sterzate, su fondo da galera, seguito da interminabili rettilinei in andata e ritorno verso e da la località CULO. E poi satellitari impazziti, condotte di gara incoscienti (tipo la mia, coi primi due km in 3'33" e 3'35", per poi chiudere in 38'32" a 3'49" di media, una distribuzione che nemmeno un cinghiale inseguito sul ghiaino con la panda 4x4).
Boia, che percorso del cazzo, il commento unanime a fine gara.
E una volta a casa, la rivelazione. Scarico tempi e percorso.

Ah, ecco, mi pareva. (Il percorso è quello in rosso, eh).
Astuto come il cervo, prontamente titola Belpietro su Libero il giorno dopo:

Naturalmente, la notizia è rimbalzata immediatamente sui social network, e su Facebook è subito nata una pagina che ha raggiunto rapidamente i 10000 MEMBRI. Cioè, questa pagina:


Eeeeeeehhhh? ha subito commentato Mestizia, con l'abituale prontezza.
PUPPA!!!! ha replicato il popolo di feisbuc, tenendo come sempre alto il livello.
Per la cronaca, la gara è stata vinta dal marocchino Said Er-Rmili, che ha alzato le braccia al cielo in Piazza Duomo, di fronte alla chiesa.
Peccato che questo abbia tratto in inganno il buon Nosferatu Sallusti, nel suo titolone sulla prima pagina del Gior-Orinale di ieri.

Eh, sì, l'avevano detto Peccato però che gli abbagli li prendano davvero, non solo nelle cazzate che dico io. Ma è un po' il loro mestiere.

Sempre per la cronaca, ieri sera altra afosissima gara in quel del Galluzzo, frazione di Firenze. Un bel 10 km tondi collinari, decimo posto a 4'01" di media. Non ho notizie sull'autore del percorso, ma c'era qualcosa di strano nell'aria... lo sto esaminando... se ruotato di 90° può ricordare un paio di mutande... naturalmente con la frenata. Che sporcaccione quel Pisapia!