Un sogno romantico ovviamente, che fa a cozzi con una realtà fatta di investimenti di ben maggiore priorità, come le missioni di pace in Afghanistan e i vitalizi ai parlamentari della Repubblica.
Ora, non voglio fare il manicheo. Chi preferisce il privato, vada dal privato. Ma che sia veramente un privato. Ovvero, che le strutture private siano finanziate come sancisce la Costituzione per le scuole private: senza oneri per lo Stato.
Cioè, tu paghi per la prestazione, il privato incassa. Fine.
Invece in Italia ci siamo inventati l'accreditamento, meccanismo mediante il quale si riconosce ai soggetti già autorizzati all’esercizio di attività sanitarie lo status di potenziali erogatori di prestazioni nell’ambito e per conto del Servizio Sanitario Nazionale.
Cioè, in soldoni, la struttura accreditata o una parte di essa eroga la prestazione, la regione rimborsa tramite il sistema di pagamento a prestazione.
Ovviamente, il tutto è molto più complesso e parzialmente diversificato nelle diverse regioni. Qui un'analisi approfondita e qui un noto, drammatico caso di criminali che hanno sfruttato le possibili derive del meccanismo.
Ma chi sono i privati che investono nelle cliniche convenzionate?
In Toscana uno spicca sugli altri, ed è protagonista delle cronache degli ultimi tempi.
Ora, se c'è una categoria di soggetti che in Sanità dovrebbe tenersi a una distanza di sicurezza siderale, è quella delle COMPAGNIE DI ASSICURAZIONE. Penso che le ragioni siano evidenti.
Ecco. Venerdì Umberto emissionizero Veronesi inaugurerà con un convegno il Centro Oncologico Fiorentino, presso la già bellissima Villa Ragionieri di Sesto Fiorentino stuprata esteticamente per l'occasione, dove già da maggio 2010 si era trasferita una delle più note cliniche private convenzionate fiorentine, Villanova.
Il centro è stato realizzato grazie a un investimento di 150 milioni di euro da parte della FONDIARIA - SAI già nota alle cronache giudiziarie fiorentine perchè proprietaria dell'Area di Castello.
Presidente onorario della compagnia è nientepopodimeno che Salvatore Ligresti.
Il tentativo di riabilitare il lavoro di Lombroso |
“Con oltre 400 mila clienti, il nostro Gruppo è tra i principali operatori assicurativi nella sanità con un approccio innovativo reso possibile dall’offerta assicurativa di Fondiaria-Sai nel settore malattie, integrata dall’attività di Sistemi Sanitari , società leader nel convenzionamento di strutture sanitarie, in grado di gestire le esigenze degli assicurati anche in termini di prenotazione di ricoveri e accertamenti diagnostici, avvalendosi di strutture sanitarie convenzionate e rigorosamente selezionate a livello nazionale ”.
hum, quel veronesi! portabandiera buono solo per gli ingenui che gli danno retta, regalando soldi a chi non li merita......
RispondiEliminadirei che hai fatto un ottimo quadro della situazione... e i brividi continuano
RispondiEliminaun saluto
Se ti parlo della sanità Lazio metto i due punti apro le virgolette e prima che ho finito ...qualcuno mi ha fatto fuori
RispondiEliminaEh eh Gian Carlo... nel Lazio ci sono gli Angelucci... ucci ucci.
RispondiEliminaRe delle cliniche, editori di Libero, deputato Pdl il capostipite Antonio.
Se c'è un inferno, non oso pensare al contrappasso.
Un pezzo per volta, se va avanti così, privatizzeranno tutto. Per la sanità vedo in Lombardia, tutto in mano a Cl. E sempre in Lombardia gli scandalosi aiuti dati alle scuole private da Formigoni.
RispondiEliminaeh sì, brutta bestia quella dei privati nella sanità...certo che tu avevi un sogno proprio rivoluzionario però ;-)
RispondiElimina... soprattutto, Antonio, perchè presuppone altrettanto rivoluzionarti cambiamenti nella società intera e nel nostro modo di vivere.
RispondiElimina