martedì 9 novembre 2010

Spot pro-eutanasia



E' stato presentato stamani, negli studi di Telelombardia, su iniziativa dei Radicali italiani e dell'Associazione Luca Coscioni.
Prodotto dalla Exit International in Australia, è stato proposto alla televisione australiana che ha rifiutato di metterlo in onda, a fronte, secondo Exit, di un 85% di cittadini australiani favorevoli all'eutanasia.
E ho il sospetto che stamani sia stata la prima e l'ultima volta che questo spot, semplice ma diretto, è andato in onda su una televisione italiana.
Quanto tempo ancora dovrà passare prima che in questo paese si riesca a parlare di certi temi e a confrontarsi da adulti, invece che farsi condizionare dagli ipocriti rappresentanti di uno staterello estero e dai suoi lacchè insediatisi dentro al governo e al parlamento? che fine ha fatto il dibattito sul testamento biologico? quanti Coscioni, Welby, Englaro dobbiamo trovarci di fronte perchè il velo dell'ipocrisia si abbassi e scopra il volto di questo popolo di beghine?

Siamo proprio dei bambini, con sempre qualche Madre a indicarci la via.

6 commenti:

  1. Semplice, diretto, toccante. Condivido.
    (e i Pink Floyd sono sempre gioia per le orecchie)

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  2. Come ogni cosa, il discorso sul fine-vita, l'eutanasia, è entrato nel "centro del dibattito politico" solo un attimo, quando l'attenzione era centrata su Welby (quante gliene hanno dette...), Englaro (povera ragazza, povero padre, quante gliene hanno dette...), Coscioni. Morti loro, l'attenzione si è spostato su altro, e questo tema è rimasto lì. E quando mai si riuscirà a parlarne in maniera seria, etica, scientifica?

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  3. Applausi e lacrime.
    NO TALIBAN, NO VATICAN!
    italietta di merda, quando diventerai un Paese Civile?!
    Devo venire io a prendere a calci in culo quel figlio di troia di Kaga Kazzinger, e tutti gli altri sporchi bigotti Paladini del Dolore (ALTRUI)?

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  4. Argomento delicato, con tante sfaccettature. Andrebbe assolutamente affrontato ma con serietà, oggettività e in questo momento vedo solo persone che hanno paura di decidere, di parlare, e che non sanno togliersi di dosso il velo ombroso del Vaticano. Ci sono passato anche se in misura molto minore dei casi più noti, alcuni segni li ho ancora addosso. Ma proprio per questo dico che l'argomento è delicato.

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  5. "Mi viene sottratta l'unica libertà che mi è rimasta: quella di poter decidere sulla mia morte." Paolo Ravasin in un video pubblicato da Micromega il 21 aprile 2009.

    http://temi.repubblica.it/micromega-online/paolo-ravasin-malato-di-sla-dico-no-allalimentazione-forzata-video/

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