lunedì 15 novembre 2010

Guardiamo il luogo in cui viviamo!

Quante volte desideriamo andare in capo al mondo, quando invece le più grandi meraviglie le abbiamo a un palmo da noi.
Domenica 14 novembre devo fare la notte, ma mi alzo ugualmente alle sette. Il cielo è cupo. Mi "spetta" l'ultimo lungo prima della maratona, una trentina di chilometri a ritmo di poco superiore a quello da cercare di tenere per 42 km il 28 novembre. Ma prima voglio passare a gustarmi una delle classiche fiorentine, il Trofeo Tre Ville organizzato dall'Atletica Castello, che parte e arriva a pochi metri da casa mia.
E' il percorso che rende speciale questa gara. Per buona parte fuori dal traffico, si dipana tra i giardini delle stupende Ville Medicee che sorsero nella zona fra il Trecento e il Quattrocento, tutte appartenute in qualche modo alla famiglia Medici e la cui storia rispecchia i rapporti della famiglia con le altre grandi famiglie fiorentine.
Dallo scorso anno la gara è diventata poi un "quattro ville", dato che per iniziativa del geniale Marco "Pinza" della società organizzatrice (nonchè grande runner e compagno di fede), durante il primo chilometro si passa dal giardino della nostra adorata Villa Le Brache, villa trecentesca appartenuta agli Aldobrandini, ai Tornabuoni a poi a Camilla Martelli, amante di Cosimo I de' Medici che viveva nella vicina Villa Reale (i Medici c'entrano sempre...). La villa è stata poi acquistata nel 1986 e restaurata "in proprio" (cioè col lavoro volontario dei praticanti) dall'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai che ne ha fatto la propria sede nazionale.

Villa Le Brache, dal vialetto d'ingresso

A seguire la corsa prevede due giri di un circuito che attraversa in successione il giardino di Villa Reale, un vero e proprio museo all'aperto, e il giardino di Villa La Petraia prima di tornare di fronte a Villa Reale attraverso i vicoli della zona passando a poche decine di metri da Villa Corsini.
Da mozzare il fiato, e non perchè si corre.

Villa Reale
Villa La Petraia

Villa Corsini


 
Nelle foto sotto, il fondo del gruppo di oltre 500 atleti (contando solo i competitivi) alla partenza, e i primi due, Salah El Ghizlany e Massimo Mei, al passaggio del primo giro quando stanno per imboccare il viale d'accesso al giardino di Villa Reale.




 
Mi godo i passaggi di tutti, fino a (quasi) gli ultimi. Poi via Alle Cascine, per fare il mio lungo. Il parco era variopinto di gente come al solito. La temperatura ideale. Il cielo chiuso, ma non minaccioso. Impossibile chiedere di più.
Faccio il mio lavoro nel modo voluto, 30 km a 4'20"/km, qualche chilometro con l'amico Pietro che riprova a spingere un po' dopo un infortunio, il resto da solo guardando la gente, tanta, che corre un po' a tutte le andature e fantasticando sull'andamento di quegli stessi chilometri due settimane dopo.

















Adesso il grosso è fatto, si allenta la presa, domenica prossima i 21 km a ritmo gara saranno l'ultimo allenamento, la "prova maratona" per dirla con Albanesi.
Poi via verso il muro.





 

5 commenti:

  1. Tutto interessante il post, la prima parte con un dettaglio nella spiegazione del percorso storico-artistico-paesaggistico della gara delle Tre Ville a Castello nettamente superiore al mio, la seconda parte che conferma, test dopo test, il tuo ottimo stato di forma in vista della maratona e infine la parte finale con due dei più bei brani dei PF.

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  2. grazie per esserti unito al mio blog !

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  3. Ricambio il passaggio d<l mio blog e t'inserisco
    nell'elenco blog personale e quello dei blogger.

    Hai mai partecipato alla maratona di Roma? Te lo chiedo perchè quella di Firenze fa un percorso bellissimo ed è assimilabile a quella della capitale?

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  4. @il monticiano: ho partecipato alla maratona di Roma lo scorso marzo (fatto lì il personale, che spero duri per poco!). Percorso inimitabile, organizzazione perfetta. Durissima negli ultimi chilometri per via dei sampietrini, ma il fascino fa superare qualsiai inconveniente. Rispetto a Firenze si attraversano in proporzione meno luoghi degni di nota, ma per Roma 42 km sono una distanza infinitesima per coprire tutto. A Firenze si sfrutta egregiamente tutto o quasi quello che la città offre.
    A presto!
    Stefano

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