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martedì 1 marzo 2011

Come disse Guzzanti: la parcondicio è una bestemmia venuta male.

L'intenso primo piano
Nel servizio televisivo pubblico di un paese in cui, con la completa indifferenza di Amnesty, Bruno Vespa va in onda da vent'anni per quattro sere a settimana monopolizzando di fatto l'approfondimento giornalistico della rete "ammiraglia", e in cui Giuliano Ferrara (nella foto Ansa/Orfei) si appresta ad apporre le terga nello spazio che fu di Enzo Biagi, in commissione di Vigilanza Rai il relatore di maggioranza Alessio Butti (nella foto Ansa/D'Artagnan) ha illustrato la modifica alla bozza sulla Par Condicio (qui si parla della precedente versione).




Insomma, finalmente attuata la porc..., no, la parcondicio: nei giorni di martedì e giovedì alle bieche conduzioni di Floris e Santoro potrà sostituirsi ogni due setimane la soave eloquenza d'un Antonio Socci detto Soccmèl (occhio, la caratteristica di questo bipede è quella di nutrirsi periodicamente di carne di sciacallo, che gli occlude l'intestino. Inevitabile quindi l'emissione per via orale di materiale fecaloide. Talvolta da questo materiale si ricava inchiostro. Quindi leggete pure quest'ultima lurida produzione, inorridite, ma NON stampate e non diffondete).
Sulla scia di questa splendida pensata, la parcondicio si appresta a invadere altri campi della convivenza civile.
Ad esempio avremo finalmente esercizi commerciali gestiti da esercenti di diversa estrazione culturale.
Via libera quindi all'alternanza settimanale macelleria/ortolano, profumeria/ferramenta, pasticceria/erboristeria, e chi più ne ha più ne metta, e chi se ne frega delle enormi spese di trasformazione periodica di un negozio in un altro, tanto paghi TE.
Ma a pensarci bene la cosa può essere sfruttata per notevoli migliorie.
Ad esempio negli stadi, una volta al mese al posto della partita largo al raduno del circolo bocciofilo.
Le sedi di Comunione e Liberazione dovranno cedere periodicamente l'uso dei locali ai più vicini circoli ARCIgay/ARCIlesbica.
E in alternanza con Minzolini, alla direzione del Tg1 dovrà essere prevista la presenza di un giornalista.