venerdì 3 dicembre 2010

Storia di un atomo di idrogeno

Un sacrilego omaggio a Primo Levi, che sulla sua pelle provò gli effetti dell'odio per il diverso, cioè della paura dei propri limiti.


Quando giunsi su questo pianeta, esistevo da un tempo per voi inconcepibile. Senza inizio. Avevo già sperimentato tutti gli stati, tutte le reazioni, le temperature, le pressioni possibili. Ma non pensate che io sia arrivato "qui" da "altrove" "in un certo momento". Lo so che questo è il vostro modo di ragionare, e che vedete questo brandello di materia come centro di tutti gli spazi e origine di tutti i tempi. Gli Einstein sono profeti senza patria per un genere umano che non vede al di là del proprio interesse immediato.
E' che quando si forma un pianeta, il qui e ora diventano concetti molto relativi (oddio... lo sono più o meno sempre, in realtà).
Comunque sia, su questo pianeta sono tornato dopo moltissimo tempo a interagire con l'ossigeno. Il mio collega era molto più avvezzo di me, io mi son sentito tirar via l'elettrone fino a raggiungere un equilibrio caratterizzato da una struttura mirabile, che da sola spiega e racchiude in sé la meraviglia degli oceani e dei ghiacciai. Ciò che in quella frazione di millisecondo si manifestava era la differenza di elettronegatività tra idrogeno e ossigeno. No, non si tratta solo di una noiosa proprietà degli elementi che potete studiare sui testi di chimica. E' che senza di essa l'acqua sarebbe un gas, e la vita così come la conoscete non esisterebbe. Proprio così, la vita, e le interazioni che la caratterizzano si basano sulle differenze, cari signori. Vallo un po' a spiegare a Bossio e Calderolio, quei due tronfi atomi di Xenon che conobbi tanto tempo fa, che come tutti i gas nobili non "compartecipano" i propri elettroni con altri elementi, fieri della propria unicità. Le differenze con gli altri elementi li respingono, e così se ne rimangono ai margini della vita (xeno=straniero. Lo sapessero, poveretti...).
Da quel primo istante ho trascorso nella mia amata acqua milioni di anni indimenticabili, negli oceani, nei fiumi, nei laghi, nelle falde, nelle nuvole, in tutti gli organismi possibili. L'acqua è veramente la più grande meraviglia di questo pianeta (qualcuno di voi l'ha capito... guardate l'idrogeno tacere nel mare...); il legame a idrogeno (!) è un'ammaliante magia che permette tanto la dinamicità del liquido quanto la perfezione geometrica del ghiaccio.
E ho conosciuto un altro grande amore. Il carbonio. L'elemento chimico della vita. A dir la verità, con questo elemento puoi avere anche rapporti non tanto piacevoli. Gli idrocarburi non sono composti molto interessanti in cui stare. Gli incontri con l'ossigeno poi, quando sei in questa forma sono... turbolenti, ecco (specie negli ultimi tempi. Ho il sospetto che voi uomini in questo abbiate un qualche ruolo). Ho fatto parte di qualsiasi molecola organica possibile, e della moltitudine delle molecole biologiche. Gli aminoacidi, che sublime perfezione in quel tetraedro con al centro un atomo di carbonio! Qualche volta mi lego a lui, altre sono nella catena laterale, a volte nel legame peptidico. E che strutture  tridimensionali fantastiche si formano dal ripiegamento di una catena di aminoacidi, e che bello quando nell'assestarsi della struttura proteica è un mio legame a idrogeno con un atomo di ossigeno o di azoto che permette una  particolare conformazione in un certo punto! e che enormi variazioni di struttura e funzione, al variare del numero, della posizione e della disposizione dei mattoni fondamentali! non è un altro inno questo all'importanza delle differenze?
Che dire poi degli zuccheri? specie di quelli complessi, basta che cambi l'inclinazione di un legame di uno di noi con un carbonio, che la catena risultante risulta adatta a far da polimero strutturale in un caso (cellulosa), o da riserva energetica nell'altro (amido o glicogeno). Una differenza minima ma fondamentale!
La mia passione però sono gli acidi nucleici, specie il DNA (a proposito, è comparso prima lui o le proteine? io lo so. Ne son stato testimone, e mi meraviglio che vi rimangano ancora dei dubbi). Nella doppia elica son stato in tutte le posizioni, nello scheletro zucchero-fosfato, nelle basi. Anche qui è bellissimo contribuire col "mio" legame alla stabilizzazione dell'elica e al suo svolgersi.
E qual'è la più grande fabbrica delle differenze di questo pianeta, se non il DNA? Pensateci... nel vostro organismo è identico in tutte le cellule, tranne quelle sessuali mature. Identico (lasciate perdere le mutazioni, pignoli)! ma sono forse tutte identiche le vostre cellule?
Ricordate i vostri grandi cosa hanno detto, invece di stare a bocca aperta in piazza san pietro. Quel Gautama Shakyamuni, ad esempio. "Innumerevoli significati derivano da un'unica legge". 
Oh, il DNA di un organismo è un ottima concretizzazione di questa legge. Grazie a lui, si producono le proteine giuste dove servono. Io sono stato in tutte queste, innumerevoli. Nelle proteine di superficie, diverse nei vari tipi cellulari. Nell'emoglobina per veicolare l'ossigeno nel sangue, nella trombina per farlo coagulare al bisogno. Nelle proteine contrattili dei muscoli, in quelle fibrose dei tessuti connettivi. Potrei continuare per i prossimi cinquant'anni, ma molti di voi sarebbero già morti.
E che vogliamo dire della molteplicità di forme di vita che popolano la terra, da quelle microscopiche a quelle gigantesche, di tutte le forme, colori, distribuite in tutti gli ecosistemi? Poco, perché il mio contributo è trascurabile anche se continuo... Vi faccio però notare un aspetto. Avete presente quei rapporti fra specie diverse in cui entrambe traggono vantaggio? Mi riferisco alle simbiosi mutualistiche, che siano di breve durata come quelle tra gli animali impollinatori e le piante a fiore, o quelle definitive come i licheni o... VOI e la flora batterica che colonizza il vostro intestino. VOI date ai batteri il sostentamento, loro vi proteggono dai batteri patogeni, vi producono vitamine e vi fanno tante altre cose. Ci possono essere organismi più diversi di voi e loro?
Perché vi dico questo?
Perché le differenze sono fondamentali. Le differenze uniscono. Le differenze, se unite, danno un tutto che supera la somma delle parti.
Ma a veder voi sembra ci sia un'eccezione. I rapporti tra gli uomini. Tra i singoli, e forse ancora di più tra i gruppi. Sembra che le differenze vi dividano. Vi spaventino. Mi sembra di riveder Bossio e Calderolio, tzè.
Religione, etnia, cultura, luogo di nascita. Tutto è una scusa buona per dividervi; in questo modo, la somma delle parti è sempre zero, qualunque  esse siano. Vi inventate radici che non hanno senso, simboli per rimarcare una presunta unicità da piazzare anche nelle scuole, perché il pregiudizio si possa fissare anche nel futuro.
Cambiate indirizzo, perché siete fuori dal seminato, qualcuno vi aveva avvertito. 
Come chi?
"Innumerevoli significati derivano da un'unica legge".
Date retta, c'ero prima di questo pianeta, e continuerò ad esserci alla sua morte.

15 commenti:

  1. Io non lo trovo per nulla sacrilego (e considera che credo che "il sistema periodico" sia uno dei più bei libri di racconti mai scritti), solo che, mettere Bossio e Calderolio nell'ambito dei gas nobili...essù dai...

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  2. Se l'intelligenza degli uomini tendesse (solo tendesse!) all'infinito, le cose che li dividono tenderebbero a ZERO. Ho appena visto in tv il film sulla vita di Einstein: guarda caso, per le menti superiori la Cagna Patria e la mobilitazione armata per essa sono concetti a dir poco irrilevanti, se non inesistenti... e anche la religione (sempre guarda caso...) non è che li convinca molto.

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  3. Mi sono preso dieci minuti di pausa per godermelo e ne è valsa veramente la pena. Molto bello il racconto, anche se sulla "trombina", data la mia mente bacata, m'aspettavo una qualche battuta!

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  4. Baol, eh, si chiamano così, e per fortuna non sta per "ragguardevoli" ma per isolati...

    Zio, dio patria e famiglia stanno a zero. Famiglia inteso in senso LORO, eh.

    Karim, grazie. La trombina forma appunto i trombi. Come per quello che disse "dottore, dottore aiuto! un trombo!"
    Il dottore lo guarda: "e te tromba, scemo!"

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  5. Quando tutti i cervelli saranno fuggiti all'estero forse la mia ignoranza ne gioverà... ma te ...quando emigri ???

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  6. bellissimo: la differenza unisce! l'ho sempre detto! ma è una legge che vale SEMPRE.
    ad esempio, l'uguaglianza tra gli atomi uomo e gli atomi donna porta a un allontanamento, una distruzione di struttura, un aumento dell'entropia e diminuzione della capacità vitale del sistema.
    se studiate etnologia, vedete che in tutte le società indios i ruoli maschile e femminile sono rigidamente separati... e venitemi a dire che gli indios so' fasci!
    luciano er califfo (un sinistrorso "diverso", tanto per rimanere in tema).

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  7. Bellissimo. Complimenti davvero. Ma ho paura che ben pochi riuscirebbero a capire il tuo messaggio. Viviamo in un paese in cui c'è gente seduta in Parlamento che crede che il Darfur sia uno stile di vita...

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  8. Oh Janco, il cervello è già fuggito, è il corpo che è rimasto qui e scrive questi deliri!!

    Lucia', e chi l'ha mai detto che omo e donna so' uguali? portamelo e n'aizzo dietro du' indios che mi dici te, maschio e femmina...

    Grazie Ernest, ossequi!

    Ale, figurati se voglio dare un messaggio. Son qui che imparo a "vivere Darfur"... sono pronto per palazzo Madama. (grazie mille...)

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  9. Bellissimo racconto complimenti! Non ho ancora letto il libro di Levi sul sistema periodico ma credo questo Natale servirà anche per colmare questa lacuna!

    Grazie ancora per aver condiviso questa piccola perla!

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  10. chi dice che omo e donna so' uguali??? la società, il femminismo imperante.
    sono rimaste solo 2 differenze:
    1) in sede di approccio continuano tendenzialmente a scroccare
    2) in sede di separazione vincono sempre loro.
    credo che, oltre che da berlusconi e dalle multinazionali del petrolio, dovremmo pure cominciare a difenderci da questo.
    luciano er califfo.

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  11. "la vita, e le interazioni che la caratterizzano si basano sulle differenze, cari signori"e sulle questioni di scala! Bel racconto, mi piace. Il discorso sui gas nobili me ha fatto tornare alla mente un'altro.

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  12. Luciano, ecco, hai trovato due differenze che dividono!

    Antonio, molto interessanti le tue questioni di scala. Avrei però preferito mancasero le note, sarebbe stato divertente cercare di capire chi erano i personaggi in gioco!
    Sull'anima agostiniana come gas nobile... beh bisogna che approfondisca. ;)

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  13. web, hai ragione ma quando l'ho scritto avevo due lettori, un fisico e un ingegnere, un 'aiutino' lo dovevo dare,...mettiti nei miei panni se mi perdevo pure loro avrei smesso di scrivere...e infatti ad un certo punto ho smesso... ma poi sono ricascato nel tunnel!

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