mercoledì 20 aprile 2011

Morire in pace.

Milano, Corso Buenos Aires, 19 aprile.


Il manifesto 13x6 della campagna per il cinquepermille dell'Associazione Luca Coscioni, che qualche mese fa aveva curato anche la versione italiana dello spot pro-eutanasia prodotto da Exit international.
L'immagine e il messaggio sono lapidari e diretti, come lo spot.
Le prime reazioni, scontate e scomposte.
Come quella del sottosegretario Roccella O'Hara, che parla di "tracciare un confine netto tra la libertà di scegliere le terapie e la possibilità di scivolare verso l’eutanasia e il suicidio assistito". Il confine netto c'è già, è quello tra l'opinione di due italiani su tre e la cecità interessata delle beghine che ci governano.

14 commenti:

  1. A proposito di beghine escrementizie: il principale argomento di mestiziA monattI contro il suo rivale a Milano è proprio che Egli sarebbe favorevole all'Eutanasia. Come dire un orco, in vatikaliA...

    Se c'è una cosa che mi fa incazzare è il poter ribaltare impunemente la verità: siamo noi a chiedere Libertà di Scelta (per chi vuole cure estreme e chi no) mentre loro vogliono imporci (im-PORCI!) le loro cagate da trogloditi che ringraziano il Signore per la Prova della Sofferenza.
    E su questo mi ripeto: visto che gli piace, gliene auguro tanta, tanta, tanta, tanta!

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  2. Io rivendico il nostro sacrosanto diritto di decidere della nostra vita e della nostra morte. Con quale diritto invece devono decidere i bacchettoni cattolici estremisti di destra infidi e ignoranti per noi?
    Se loro si suicidassero in massa io non avrei nulla da ridire.

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  3. Certo Stefano che il fatto che proprio chi già usufruisce di un cospiquo 8 per mille si arroghi il diritto di decidere a chi NON DARE una piccola parte del 5 per mille, passando sopra alla volontà di molti di noi, beh, la dice lunga sulla merdosità della chiesa di oggi, che nulla ha che vedere secondo me con quel dio che credono di rappresentare! Sono d'accordo al 100% con lo zio, qualsiasi cosa lui scriva sull'argomento, e ce lo siamo anche detti dal vivo! Grazie Ste, a presto

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  4. Il video lo vidi qualche tempo fa. Evocativo è dir poco.. mi sono sempre chiesto perché ci viene concessa la libertà di vivere ma non quella di morire. Indipendentemente dalle opinioni (che in quanto tali, sono mutabili con tempo e esperienza), bisognerebbe sempre ricordarsi che la libertà, in tutte le sue sfaccettature, è un diritto inviolabile...

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  5. Caro Mirko, mi hai ricordato le parole di una canzone di Lolli, che volentieri riporto:

    Potrò mai perdonare
    al vostro amore stanco
    il piacere segreto
    di una notte lontana
    che mi ha sbattuto
    in un mondo extravaginale
    senza nemmeno chiedersi
    se preferissi nascere
    o la morte gloriosa
    di un aborto illegale.

    (Compagni a venire - Claudio Lolli)

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  6. @zio: ma tu pensa che saldo programma per una città enorme e problematica come Milano. Basta essere contro l'autodeterminazione e puff! sparisce l'infiltrazione 'ndranghetosa, per dirne una.

    @marisa: giusto, anche il suicidio è autodeterminazione. Per questo i bacchettoni non si suicidano.

    @nico: fantastico il pezzo di lolli. e oltre alla chiesa shitting ovation anche per i bacchettoni al contorno...

    @teo: eliberi anche di lasciar decidere, che dove si lavora noi è essenziale...;)

    @mirko: e ricordarsi che la vita non è indisponibile, come costoro sostengono... è indisponibile solo se lo decidi tu.

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  7. L'argomento è davvero complesso, ma la libertà di decidere, o di smettere di soffrire è fondamentale

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  8. Io sono per la libertà di decidere.Salutoni a presto

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  9. Ognuno dev'essere libero di decidere. I detrattori nella maggior parte dei casi non hanno esperienza diretta di situazioni difficili.

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  10. Su argomenti come questi tutti si sentono in dovere di sputare sentenze più o meno morali, bigotte, il più delle volte inutili ed estranee al tema. Chi sa come si sente davvero una persona ridotta ad un vegetale da anni? Perchè non bisogna rispettare la sua volontà? Cosa ne sa la chiesa che pretende di dettare legge dall'alto del suo trono dorato? Se solo fossimo onosti con noi stessi e guardassimo dentro gli occhi le persone che chiedono l'eutanasia, non ci sarebbero tutti questi falsi moralismi.

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  11. Trattasi di propaganda (ovviamente non mi riferisco al messaggio del manifesto), e, purtroppo, ben fa Zio Scriba a denominare vatikalia un paese costituito in buona parte di bigotti. Il cammino è ancora lungo e arduo.

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