domenica 18 settembre 2011

Malidette ferrovie

In realtà lungi da me dire qualcosa contro dei lavoratori che scioperano.
Semplicemente 'un ne avevo saputo nulla, cazzo.
Così stamani, alle 7.20 mi son dovuto arrendere all'evidenza: niente treno, e niente Mezza maratona di San Miniato.
E mi son dovuto meravigliare anche della mia calma: mòccoli ben al di sotto del livello di guardia. Si vede invecchio.
Ciavevo anche in canna una bella tirata storico-paesaggistica sulla bella cittadina divisa su due livelli come Bergamo, vorrà dire la rimanderò al prossim'anno.
San Miniato de hura e, sullo sfondo, de huta
Ora, visto che il programma è saltato, cosa c'è di meglio che tentare di recuperarlo in parte, correndo (da solo, visto che non son riuscito ad "agganciare" nessuno, chi c'era o andava piano o faceva ripetute) al Parco delle Cascine i previsti 21.097 metri a un ritmo di poco superiore a quello che avrei tenuto a San Miniato?
Già, cosa c'è di meglio? ad esempio un'emorroide trombizzata, o una bella invasione di zanzare tigre (o tigri, o tyghri, o sonasega), o Paragone in prima serata al posto di Santoro (uhm, non esageriamo).
Sia come sia, alla fine l'ostica ma infida prova è portata a termine in modo più che soddisfacente, sotto l'ora e 27 a quasi 4'07"/km di media, e con discreto margine.
Mentre mi guardavo il Garmin come un ebete pensando eh, un passaggio così alla mezza durante una maratona 'un sarebbe male (il problema è arrivare in fondo, mica il passaggio), una bella girata qui. Oh, ogni tanto qualcosa di interessante in giro. A parte che dal puzzo di letame s'andava via di cervello. Ma sempre meglio del puzzo degli scarichi dei veicoli.
Una volta a casa, avevo ancora ferrovie e treni per il cervello. Così m'è tornato in mente che da tempo immemorabile volevo rivedere un film che m'aveva terrorizzato da piccino e che si svolge in gran parte proprio su un treno. In realtà volevo capire perché m'aveva terrorizzato così.
Il film in questione è Cassandra Crossing (1976), del regista greco (ma nato, guarda un po', a Firenze) George Pan Cosmatos.
Du' parole di trama. Calderoli, Castelli e il Trota si introducono nella sede dell'Organizzazione Mondiale della Sanità di Ginevra nel tentativo di spacciare du' ampolle di acqua del Po, ma finiscono per scozzarsi con i vigilanti e per rompere du'ampolle piene di colture di batteri virulenti ma pericolosissimi anche a guardalli, frutto di esperimenti americani a scopo militare. Il Trota viene ucciso subito al grido di "setteperotto?", Calderoli è catturato e mostra subito i segni dell'infezione (perché sta immobile senza bruciare leggi), mentre Castelli (interpretato, guarda caso, dal colombiano Lou Castel) riesce a fuggire e a imbucarsi nel treno Ginevra-Stoccolma. Mentre l'immancabile colonnello americano (un grande Burt Lancaster) prende il controllo della situazione a Ginevra, sul treno si diffonde il contagio. I militari quindi organizzano il dirottamento del treno verso un campo di quarantena in Polonia, su una linea dismessa che prevede l'attraversamento di un ponte pericolante abbestia, il Cassandra Crossing appunto (che in linguaggio autoctono significa: ponte sullo stretto. Mi pare.). Del resto, son militari americani. Alla fine, il colonnello mostrerà pentimento, ma il militare coscienzioso è un classico personaggio di fantasia. Come il ponte sullo stretto, of course.
Il resto va visto, trattasi non di un capolavoro ma si lascia guardare, anche per l'ottimo cast: oltre a Lancaster, Richard Harris, Ingrid Thulin, Martin Sheen e la zia della nipote del duce, qui ancora in ottima forma (la zia, non la nipote con le ricrescite, né tantomeno il dvce che dice ha ancora il sangue al cervello).

Alla fine son riuscito a ricostruire le ragioni del praepvberale terrore: l'anziano ebreo Kaplan, ex-deportato che, venuto a sapere della destinazione del treno, ripete ossessivamente: "Cassandra Crossing... non posso tornare là...". 'Un ci dormivo la notte.
Occhio al seguente video, trattasi di spoiler.


5 commenti:

  1. Beh, potevi andarci di corsa, no? :P

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  2. Sa Miniato, la città dei fratelli Taviani e del gruppo indipendente alternative-rock Piet Mondrian ... peccato, ci scappava la dissertazione su di un loro film o su di un loro cd ;)

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  3. sapessi da quant'è che ho la sindrome di cassandra, io.... ;) mah, se non hai preso l'auto avrai avuto i tuoi buoni motivi... o 'un ce l'hai proprio?

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  4. Anche a me è capitato uno sciopero solo delle ferrovie del Veneto quest'estate. Peccato che tornassi da un lungo viaggio ed ero distrutta e quindi ogni ulteriore attesa mi ha davvero infastidito.

    Buon lunedì!

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